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Il tuo intestino è in equilibrio? I segnali da non sottovalutare
Il benessere intestinale è un elemento fondamentale per la salute dell’intero organismo, perché l’intestino ospita una vasta rete di cellule nervose e una comunità di microrganismi che influenzano non solo la digestione, ma anche il sistema immunitario e l’equilibrio psicofisico.
Ma comprendere se il proprio intestino sia in equilibrio o meno non è sempre facile: i segnali possono essere lievi, confusi o simili ad altri disturbi, ragion per cui resta fondamentale prestare attenzione a diversi sintomi e intervenire tempestivamente quando qualcosa sembra non funzionare come dovrebbe.
I sintomi di un intestino alterato
Disturbi intestinali come gonfiore, dolore addominale o irregolarità nella frequenza delle evacuazioni non devono essere sottovalutati.
Tra i disturbi più comuni c’è la stitichezza, che si manifesta con evacuazioni infrequenti, sforzi eccessivi, sensazione di svuotamento incompleto e feci dure, in alcuni casi accompagnati da gonfiore e disagio persistente. Il meteorismo è un altro sintomo da non sottovalutare: si tratta dell’eccessiva produzione e accumulo di gas a livello intestinale, che provoca tensione addominale, eruttazioni e flatulenza, spesso generate da squilibri della flora batterica a intolleranze alimentari o abuso di farmaci.
Anche la diarrea rappresenta un chiaro indicatore di alterazione intestinale: evacuazioni frequenti e liquide, accompagnate da crampi e urgenza, possono essere lo specchio di una reazione a infezioni, alimenti o farmaci e, se il disturbo si prolunga oltre qualche giorno, è importante eseguire approfondimenti medici per escludere patologie croniche.
Infine, l’intestino pigro è una condizione comune che può diventare cronica se trascurata: si caratterizza per un rallentamento della motilità intestinale, senso di incompletezza dopo l’evacuazione, alitosi e talvolta nausea. La sua origine è spesso legata allo stile di vita, all’alimentazione sbilanciata o all’uso di determinati farmaci.
Come ripristinare l’equilibrio
Quando l’intestino invia segnali di sofferenza, è bene intervenire modificando alcune semplici abitudini quotidiane.
In primo luogo, va riequilibrata l’alimentazione inserendo nella dieta alimenti fermentati come yogurt e kefir, ricchi di probiotici, per aiutare a ripristinare la flora batterica, oltre che di ingredienti ricchi di prebiotici, come cereali integrali, legumi e frutta secca, che favoriscono la crescita dei batteri buoni.
Un’altra buona abitudine consiste nel mangiare lentamente, masticando bene e preferibilmente seduti a tavola, per dare all’intestino il tempo di svolgere le sue funzioni senza stress: in questo modo si influisce positivamente anche sulla produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, che può alterare il microbiota.
L’assunzione di integratori a base di fermenti lattici può rivelarsi utile soprattutto in presenza di squilibri causati da terapie antibiotiche o infezioni intestinali. Infine, nei casi più complessi o persistenti, può essere necessario rivolgersi al medico per effettuare esami specifici: test per intolleranze, analisi del sangue, ecografie e controlli del funzionamento epatico e pancreatico. Solo attraverso una diagnosi mirata è possibile individuare la causa dei sintomi che stentano ad andar via e adottare la terapia più adeguata.
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