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I benefici degli integratori di ferro: quando e perché assumerli
31 ott 2024

I benefici degli integratori di ferro: quando e perché assumerli

Il ferro è un minerale fondamentale per il nostro organismo e una sua eventuale carenza nel corpo può avere portare a conseguenze anche gravi, come l'anemia, un disturbo che si verifica quando il corpo non riesce a produrre adeguate quantità di emoglobina, la proteina presente nei globuli rossi che trasporta l'ossigeno ai tessuti. Quando i livelli di ferro sono bassi, si possono avvertire sintomi come stanchezza, debolezza, pallore e mancanza di respiro e, in alcuni casi, per ovviare a questa condizione, può essere necessario ricorrere agli integratori di ferro, soprattutto se l'apporto tramite la dieta non è sufficiente.

Ferro: in quali funzioni è essenziale

Il ferro gioca un ruolo chiave in molte funzioni del corpo.

Oltre a essere essenziale per la produzione di emoglobina e mioglobina (una proteina che immagazzina ossigeno nei muscoli), è coinvolto nella sintesi del collagene, che è fondamentale per la salute di pelle e cartilagini. Inoltre, partecipa alla conversione del betacarotene in vitamina A, un nutriente vitale per la salute visiva, il sistema immunitario e la pelle.

Il corpo immagazzina ferro sotto forma di ferritina, una proteina che permette di immagazzinare questo elemento nel corpo e tenerlo a disposizione in caso di bisogno. Tuttavia, quando queste riserve si esauriscono, possono insorgere i classici sintomi di una carenza da ferro che, se non trattata, può portare alla già citata anemia, richiedendo poi non solo modifiche alla dieta, ma anche l'uso di integratori per ristabilire i livelli di ferro adeguati.

Quando integrarlo

Integrare il ferro è essenziale non solo in caso di carenza ma anche in alcune situazioni specifiche.

Per esempio, le donne in gravidanza o in fase di allattamento possono sviluppare carenze di ferro a causa del maggiore fabbisogno del corpo, così come le persone che soffrono di perdite di sangue regolari, come le donne con cicli mestruali abbondanti, o coloro che seguono una dieta povera di ferro, come vegetariani e vegani.

Il ferro si trova in diversi alimenti, sia di origine animale che vegetale, anche se le fonti animali, come carne rossa, fegato, pesce e uova, forniscono ferro in una forma più facilmente assorbibile (circa il 25%). Gli alimenti vegetali, come spinaci, legumi, cereali integrali e frutta secca, contengono ferro in una forma meno assorbibile, che può variare dal 13% al 25%, a seconda di come viene combinata con altri nutrienti, come la vitamina C, che ne facilitano l’assorbimento.

Quando la dieta non basta a coprire il fabbisogno di ferro, è utile ricorrere agli integratori, che possono essere trovati facilmente in farmacia e in diversi formati: esistono integratori specifici per donne, soprattutto in gravidanza e allattamento, e per i bambini, spesso arricchiti con vitamina C e B12 per migliorare l'efficacia e il supporto energetico.

La scelta di un integratore di ferro deve essere eseguita in base alle esigenze individuali: il fabbisogno giornaliero di ferro varia tra uomini, donne, bambini e adolescenti, quindi è importante consultare un medico o farmacista prima di iniziare l’assunzione di un integratore. Solo con il consiglio di un professionista si può capire quale prodotto è più indicato e sapere come utilizzarlo correttamente, sia in termini di dosaggio che per quel che riguarda i tempi di assunzione.

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