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Omeopatia e fitoterapia. Facciamo chiarezza
08 apr 2021

Omeopatia e fitoterapia. Facciamo chiarezza

L’omeopatia e la fitoterapia non sono la stessa cosa, anche se vengono spesso confuse oppure utilizzate simultaneamente in diversi trattamenti.

I principi di base

L’omeopatia si basa sul principio “Similia Similibus Curentur” (si curino i simili con i simili), ossia, per trattare un disturbo nel paziente, si va a innescare in quest’ultimo una malattia simile a quella di cui sta soffrendo. In parole spicciole, l’omeopatia tende a curare le patologie attraverso l’assunzione di dosi infinitesimali di principi che, nelle dosi normali, causerebbero l’insorgenza dei sintomi caratteristici del disturbo.

La fitoterapia, invece, si fonda sul concetto “Contraria Contrariis Curentur” (si curino i contrari con i contrari), ovvero, se si soffre di depressione, bisogna assumere un medicinale fitoterapico dalle proprietà antidepressive, in sintonia con la medicina classica.

Le differenze tra i prodotti

È possibile effettuare una importante distinzione tra omeopatia e fitoterapia anche analizzando le modalità di preparazione dei prodotti ad esse associati e, con lo scopo di operare da subito una differenziazione netta, ci rifacciamo alle definizioni del Ministero della Salute, che ha da tempo fatto chiarezza sui prodotti di queste due discipline:

  • I medicinali fitoterapici sono contengono un principio attivo che è una sostanza vegetale. Vengono ufficialmente approvati dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), che ne testa la qualità, efficacia e sicurezza, e sono reperibili esclusivamente nelle farmacie. Nei fitoterapici, le sostanze vegetali passano attraverso processi meccanici (come frantumazione, triturazione, polverizzazione, spremitura) ed estrattivi (estrazione alcolica, acquosa, con solventi), che consentono di mantenere le proprietà terapeutiche delle sostanze.
  • I medicinali omeopatici vengono ottenuti da sostanze definite come “materiali di partenza” al fine di creare le preparazioni omeopatiche o “ceppi omeopatici”, osservando un processo di produzione che è anch’esso descritto dalla farmacopea europea; in tali prodotti possono essere mescolate più sostanze e prendono la denominazione scientifica del ceppo o dei ceppi omeopatici, o la denominazione scientifica del materiale o dei materiali di partenza. I medicinali omeopatici sono formati da dosi infinitesimali di sostanze ricavate tramite i processi di diluizione e dinamizzazione.

Mentre i fitoterapici possono avere effetti collaterali, scatenare allergie e entrare in contrasto con gli altri medicinali, alterando l’attività e la tossicità di questi ultimi, i farmaci omeopatici non presentano alcun effetto collaterale o interazione con altri farmaci.

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