Dolori muscolari e articolari

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Nuroflex Dolori Muscolari E Articolari 200 Mg 4 Cerotti Medicati

Questo farmaco e' indicato negli adulti o negli adolescenti di eta' pari o superiore a 16 anni per il trattamento sintomatico di breve durata del dolore localizzato in caso di strappi muscolari acuti.

Inoltre, e' indicato in caso di distorsioni dovute a traumi lievi che interessa no le articolazioni degli arti superiori o inferiori.

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
In pazienti nei quali si sono verificati precedenti reazioni di ipersensibilita' (ad es.
asma, broncospasmo, riniti, angioedema o ortica ria) dopo assunzione di ibuprofene, acido acetilsalicilico o di altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Applicazione su cute lesa o danneggiata.
Terzo trimestre di gravidanza.
Uso su occhi, labbra o membrane mucose.

 

Posologia

Adulti o adolescenti di eta' pari o superiore a 16 anni: un a dose corrisponde ad un cerotto medicato.
La dose massima per un peri odo di 24 ore e' un cerotto medicato.
Il cerotto puo' essere applicato in qualsiasi momento del giorno o della notte, ma deve essere rimosso alla stessa ora del giorno successivo per applicare un nuovo cerotto.
Il cerotto medicato deve essere usato per il tempo minimo necessario a controllare i sintomi.
La durata del trattamento non deve superare i 5 giorni.
Il beneficio terapeutico di un trattamento superiore a 5 giorni non e' stato stabilito.
Se non ci fossero miglioramenti durante l a durata di trattamento raccomandata o se i sintomi dovessero peggiora re, deve essere consultato un medico.
Pazienti anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della dose.
Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di questo medicinale nei bambini o adolescenti di eta ' inferiore a 16 anni non sono state ancora stabilite.
Modo di somministrazione: per uso cutaneo e solo per trattamenti di breve durata.
Il cerotto medicato deve essere usato intero e non deve essere tagliato.
Il cerotto medicato non deve essere usato insieme ad un bendaggio occlusivo.
Si raccomanda di lavare e asciugare accuratamente la zona da trattare prima di applicare il cerotto medicato.
Applicare solo su cute intatta.
Strappare o tagliare la bustina lungo la linea tratteggiata per prendere un cerotto medicato.
Per prima cosa rimuovere la parte centrale della pellicola protettiva utilizzata per proteggere la superficie adesiva e applicare quest'ultima sull'area dolente; una volta posizionato saldamente, rimuovere le parti rimanenti della pellicola ai bordi del cerotto.
Il cerotto medicato e' flessibile e anatomico e, se necessario, puo' essere applicato sopra o vicino alle articolazioni, con sentendone il normale movimento.
Evitare di bagnare il cerotto medicato.

 

Avvertenze

Se i sintomi persistono per piu' di 5 giorni o dovessero peggiorare de ve essere consultato un operatore sanitario.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati riducendo la durata del trattamento.
In pazienti che usano ibuprofene e che soffrono o hanno sofferto di asma bronchiale o allergie puo' manifestarsi broncospasmo.
Il trattamento deve essere immediatamente interrotto se dovesse svilupparsi un'eruzione cutanea dopo applicazione del cerotto medicato.
I pazienti devono esser e avvisati di non esporre l'area trattata a forti fonti di luce natura le e/o artificiale (ad es.
lampade abbronzanti) durante il trattamento e per un giorno dopo aver rimosso il cerotto medicato, al fine di ridurre il rischio di foto sensibilita'.
Sebbene la disponibilita' a livello sistemico dell' ibuprofene applicato localmente sia significativamente inferiore rispetto alle forme di dosaggio per via orale, in casi rari possono verificarsi complicazioni.
Per questa ragione, i pazienti c on compromessa funzionalita' renale, cardiaca o epatica; con ulcera peptica in fase attiva o una storia di ulcera peptica, con infiammazione intestinale o diatesi emorragica devono consultare un medico prima di usare questo medicinale.
I farmaci antinfiammatori non steroidei devo no essere usati con cautela nei pazienti anziani, dal momento che hanno una maggiore probabilita' di manifestare effetti indesiderati.

 

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: la concentrazione sistemica di ibuprofene e' piu' bassa in seguito a somministrazione topica, confrontata con le formulazioni or ali.
Facendo riferimento all'esperienza di trattamento con FANS per somministrazione sistemica, si raccomanda quanto segue: l'inibizione del la sintesi di prostaglandine puo' avere un effetto negativo sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastro schisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza.
Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia.
Negli animali, si e' riscontrato che la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine provoca un aumento della perdita pre e post-impianto e di mortalita' embrio-fetale.
Inoltre, e' stato riportato un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, questo farmaco non deve essere somministrato se non strettamente necessario.
Se questo medicinale e' usato durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose deve esse re mantenuta piu' bassa possibile e la durata del trattamento deve ess ere la piu' breve possibile.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre i l feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligoidramnios; e possono esporre la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' verificarsi anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio.
Conseguentemente, l'ibuprofene e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Allattamento: in seguito all'applicazione sistemica, solo piccole quantita' di ibuprofene e dei suoi metaboliti passano nel latte materno.
Poiche' finora non si conoscono effetti nocivi sui neonati, di solito non e' necessario interrompere l'allattamento al seno durante il trattamento a breve termine, con questo cerotto medicato, alla d ose raccomandata.
Tuttavia, come misura precauzionale, questo cerotto medicato non deve essere applicato direttamente sul seno di donne che stanno allattando con latte materno.