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Perché il mal di testa è più frequente in primavera?
Con l’arrivo della primavera, molte persone sperimentano un senso di stanchezza generale, irritabilità e, in alcuni casi, un fastidioso mal di testa. Il passaggio tra una stagione e l’altra, infatti, non è solo una questione climatica: coinvolge anche diversi meccanismi interni del corpo, che si adattano alle nuove condizioni ambientali. Quando le giornate si allungano e le temperature aumentano, l’organismo deve riequilibrare aspetti come il ritmo sonno-veglia e i livelli ormonali, oltre che altre funzioni fisiologiche, portando a una sensazione di malessere, spesso accompagnata da cefalee più frequenti o più intense del solito.
Ma cerchiamo di capire meglio cosa succede al nostro corpo in primavera.
Cause del mal di testa in primavera
I cambiamenti stagionali, in particolare quelli primaverili, incidono sul sistema nervoso e sul tono dell’umore: l’aumento delle ore di luce solare influenza la produzione di ormoni come serotonina, melatonina e cortisolo, fondamentali per il benessere psicofisico. Quando questi ormoni subiscono delle oscillazioni improvvise, alcune persone – soprattutto quelle più sensibili – possono sperimentare insonnia e tensione muscolare, condizioni che spesso innescano o peggiorano il mal di testa.
A ciò si aggiungono le allergie stagionali, molto diffuse in primavera: i pollini presenti nell’aria possono provocare infiammazioni alle vie respiratorie, congestione nasale e pressione sinusale, che a loro volta sono causa o esacerbano il mal di testa.
Inoltre, chi già soffre di ansia tende a vivere tali cambiamenti in modo più intenso: l’aumento della tensione emotiva può tradursi in cefalee muscolo-tensive, dovute a contratture nella zona cervicale o temporale.
Soluzioni
Per prevenire o ridurre gli effetti del mal di testa primaverile, è utile adottare alcune strategie quotidiane.
L’alimentazione riveste un ruolo centrale: consumare cibi ricchi di magnesio, ferro e vitamine del gruppo B aiuta a mantenere stabile il tono dell’umore e favorisce il rilassamento muscolare, ed è importante bere tanta acqua, poiché la disidratazione è una delle principali cause di cefalea.
L’esercizio fisico moderato e regolare contribuisce a ridurre i livelli di cortisolo e a migliorare la qualità del sonno, due fattori che incidono direttamente sulla frequenza degli attacchi di mal di testa. In alternativa, si possono considerare rimedi naturali come la rodiola o il ginseng, noti per aumentare la resistenza allo stress psicofisico e per sostenere le capacità cognitive nei periodi più impegnativi.
Prodotti utili
Quando il dolore diventa insistente e interferisce con le attività quotidiane, è possibile ricorrere a soluzioni farmacologiche, da assumere sempre seguendo le indicazioni del medico o del farmacista:
- Nurofen: un antinfiammatorio a base di ibuprofene, utile per il trattamento di dolori lievi o moderati, come mal di testa, dolori muscolari o febbre. Agisce bloccando le sostanze responsabili dell'infiammazione, alleviando rapidamente il dolore.
- Okitask: contiene ketoprofene sale di lisina, un principio attivo con potente azione analgesica e antinfiammatoria. Grazie alla formulazione orosolubile, è ideale per chi ha bisogno di un sollievo veloce e pratico, senza l’utilizzo di acqua.
- Buscofen: a base di ibuprofene, questo farmaco è indicato per dolori di varia natura, tra cui quelli associati al ciclo mestruale o alle cefalee. La consistenza delle capsule molli facilita l’assorbimento rapido del principio attivo, offrendo sollievo in tempi brevi. È disponibile anche nella versione BuscofenPocket.
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