I nostri consigli

Donare il sangue: miti e verità
29 ago 2019

Donare il sangue: miti e verità

Essere un donatore di sangue è un vero e proprio atto di solidarietà che consente spesso di salvare molte persone su base quotidiana. Sono molti, però, a non far parte di questa schiera di donatori per paura o perché non ne si conosce per bene la procedura. Di seguito quindi vi spieghiamo, il più semplicemente possibile, come funziona donare il sangue, quali sono i miti e le verità che girano attorno a questa pratica solidale.

Nell’organismo rimane abbastanza sangue per noi

Quando doniamo, viene prelevata una piccola quantità di sangue, per cui di sicuro non pregiudichiamo la nostra salute. L’organismo produce da solo il sangue donato e comincia nelle prime 24 ore dopo la donazione.

Si può donare a stomaco pieno

Bisogna presentarsi ben nutriti, magari con pasti leggeri e poveri di grassi. È bene essere riposati e non aver sforzato il corpo con intense attività fisiche per almeno cinque ore precedenti il prelievo. È vietato l’uso di bevande alcoliche almeno 24 ore prima di donare.

Quali controlli medici si devono effettuare

I donatori sono sottoposti ad una visita, in cui verranno analizzate la scheda medica, le abitudini e le loro condizioni di salute. Dopo il questionario vengono controllati i battiti, la pressione sanguigna e la temperatura, oltre all’esame per diagnosticare l’anemia.

Se si stanno assumendo farmaci?

La maggior parte dei farmaci non impediscono di donare il sangue. Farmaci comuni, come quelli utilizzati per il controllo della pressione sanguigna e le pillole anticontraccettive, non lo vietano. Se si stanno assumendo degli antibiotici, si dovrà concludere il ciclo prima di poter donare.

Se si hanno febbre, influenza o raffreddore?

In questo caso non si può donare. Bisogna non avere alcun sintomo dell’influenza, del raffreddore o della febbre il giorno della donazione.

Ogni quanti mesi si può donare?

Il nostro corpo ha bisogno di tempo per ricomporsi. Per questo si raccomanda che gli uomini facciano una donazione ogni due mesi e le donne ad una distanza di 90 giorni.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) segnala che in molte nazioni la richiesta è grande e supera di molto l’offerta. La loro sfida è quella di riuscire a collaborare con i cittadini per mettere da parte una quantità sufficiente di sangue disponibile e, allo stesso tempo, di garantire la qualità e la sicurezza. Una provvista adeguata può essere assicurata soltanto grazie a donazioni regolari.

Se vuoi approfondire l’argomento, non esitare a contattarci. Il nostro team è a tua completa disposizione.