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Come capire se le placche in gola sono virali o batteriche?
19 dic 2025

Come capire se le placche in gola sono virali o batteriche?

Le placche alla gola rappresentano un disturbo comune e spesso fastidioso, caratterizzato dalla comparsa di piccole aree biancastre sulle tonsille o sulla mucosa faringea. Possono provocare dolore alla deglutizione, irritazione, arrossamento e, in alcuni casi, ingrossamento dei linfonodi del collo.

Dato che le cause possono essere diverse, riconoscerne l’origine è fondamentale per capire se si tratta di un’infezione virale o batterica e intraprendere una cura adeguata.

Placche alla gola virali o batteriche?

Le placche di origine virale compaiono in seguito all’azione di virus respiratori molto diffusi, come rhinovirus, adenovirus, virus influenzali e parainfluenzali: in queste forme, il quadro clinico spesso si associa a sintomi lievi, quali raffreddore, mal di testa o lieve stanchezza. In alcuni casi, le placche possono comparire senza febbre, oppure senza provocare particolare dolore, soprattutto in persone con un sistema immunitario efficiente.

Le placche batteriche, invece, presentano un aspetto più definito e sono generalmente associate a sintomi intensi. Lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A è il principale responsabile e, se contratto, provoca febbre alta, forte mal di gola, difficoltà a deglutire e alitosi. Anche lo Staphylococcus aureus e, più raramente, batteri come Corynebacterium diphtheriae o Neisseria gonorrhoeae possono causare placche batteriche. A differenza delle forme virali, queste infezioni richiedono la conferma tramite tampone faringeo, unico esame in grado di distinguere con certezza l’origine del disturbo.

Come si curano le placche alla gola

Cura delle placche alla gola virali

Quando l’origine è virale, non serve assumere antibiotici, poiché non agiscono contro i virus e il trattamento si concentra nel ricevere sollievo dall’infiammazione e favorire la guarigione spontanea. In caso di infezioni virali sono consigliati:

  • Riposo, per permettere al sistema immunitario di contrastare l’infezione.
  • Idratazione abbondante, grazie a acqua, tisane o brodi, che mantengono la mucosa umida e meno irritata.
  • Gargarismi con acqua salata, utili per calmare la gola e ridurre il bruciore.
  • Alimenti lenitivi, come miele e limone, che contribuiscono a dare sollievo e a mantenere la gola pulita.

Questi accorgimenti agevolano la guarigione, che generalmente avviene nell’arco di pochi giorni.

Cura delle placche alla gola batteriche

Se il tampone conferma una causa batterica, la terapia deve includere un antibiotico selezionato dal medico che, in genere, sceglie in base ai risultati dell’antibiogramma. Il trattamento va completato per tutta la durata indicata, anche se i sintomi migliorano.

Oltre all’antibiotico, il medico potrebbe consigliare il ricorso a:

  • Antinfiammatori, che aiutano a ridurre eventuali febbre e dolore.
  • Spray o collutori lenitivi, per attenuare la sensazione di bruciore.
  • Riposo e alimentazione leggera, che facilitano la ripresa generale.

Nei casi più delicati, soprattutto nei bambini, può essere necessario monitorare l’evoluzione del quadro clinico per escludere eventuali complicazioni, come otiti o infezioni respiratorie più profonde.

Se vuoi saperne di più su come curare le placche alla gola, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di aiutarti.

Tag placche, mal di gola, batteri