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Breve guida compatta ai termometri
27 apr 2020

Breve guida compatta ai termometri

L'Italia ha applicato, con un decreto ministeriale, la direttiva europea che ha valutato i termometri al mercurio pericolosi per uomo e ambiente dal 2009.

Oggi, i termometri reperibili in commercio sono: digitali, a infrarossi e tradizionali (a Galistan).

Termometro a infrarossi

Il termometro a infrarossi a distanza riceve ed elabora le radiazioni emesse naturalmente dal corpo umano, utilizzando un sistema ottico di puntamento a fasci di luce, senza il bisogno di porre in contatto lo strumento con la pelle.

Ci sono due versioni di termometri a infrarossi: quelli che rilevano la temperatura esterna dalla fronte e quelli da inserire nell’orecchio. La velocità della misurazione è elevata e il fatto che non necessiti contatti, permette di far misurare agevolmente la temperatura anche ai più piccoli.

Nonostante ciò, per risultati precisi serve un corretto puntamento, altrimenti la misurazione non è sempre affidabile e può essere diversa a seconda della rilevazione (tra i due, il più preciso è il termometro auricolare).

Termometro digitale

Il termometro digitale funziona con sensori elettronici di calore per registrare la temperatura corporea. È molto semplice da utilizzare: si accende con un pulsante, si posiziona sotto l'ascella, in bocca o nel retto, e produce un suono nel momento in cui la temperatura è stata misurata. Il dato preciso sarà visualizzabile su un piccolo display posizionato sulla parte frontale del termometro.

Termometro tradizionale

È il classico termometro di vetro, dall’aspetto in tutto e per tutto simile a quello a mercurio, che contiene all’interno una lega di metalli meno inquinante chiamata Galinstan, fluida a temperatura ambiente.

Sicuramente può essere usato sia per misurazione rettale che ascellare, è molto preciso seppur necessita di almeno qualche minuto (fino a 4-5) per misurare la temperatura, è un po’ delicato data la struttura in vetro e può essere di difficile lettura se a caratteri troppo piccoli.

Ho un termometro a mercurio, non serve più?

I termometri a mercurio non sono più in commercio dal 2009, perché questa sostanza è tossica e inquinante. Questo però non significa che bisogna buttare quello che si ha ancora a casa: è uno strumento di misura affidabile. Quando non sarà più utile, non bisogna buttarlo nella spazzatura, per evitare danni all'ambiente, ma portarlo in farmacia oppure nelle piazzole ecologiche del proprio comune. Anche se la quantità di mercurio all’interno è molto bassa e nella forma meno tossica, se si rompe consigliamo di porre estrema attenzione.

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