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Apnee notturne: i numeri di un fenomeno sottovalutato
15 nov 2019

Apnee notturne: i numeri di un fenomeno sottovalutato

Dodici milioni di italiani soffrono di sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (Osas), ma solo il 20 per cento ne è realmente consapevole. Secondo uno studio durato due anni (2016-2017) sulla più ampia fetta di popolazione italiana mai studiata per questa patologia, sono gli uomini tra i 40 e i 70 anni ad essere maggiormente affetti da tale disturbo e sono circa 6 milioni quelli in età lavorativa.

La ricerca, condotta da il Ministero delle infrastrutture e trasporti e il Dipartimento di neuroscienze dell’università di Genova, ha evidenziato come, chi già ne soffre, presenta un rischio maggiore di avere scarse performance lavorative, senza tener conto quello di incorrere in incidenti stradali e il conseguente costo, che grava sulla società, per la mancata prevenzione, diagnosi e trattamento della Osas; come ha affermato Sergio Garbarino, responsabile scientifico dello studio: "Se in Italia i cinque-sei milioni di potenziali pazienti Osas venissero adeguatamente trattati, permetterebbero un risparmio annuo di oltre 15 miliardi di euro, quasi l’equivalente dell’ultima manovra finanziaria".

Una malattia di difficile identificazione

Accorgersi di soffrire di Osas non è assolutamente semplice, soprattutto quando i sintomi, come sonnolenza diurna o russamento, vengono superficialmente liquidati come conseguenza di una semplice brutta nottata. In molti casi, soprattutto nelle coppie, dovrebbe accorgersene il coniuge della persona che soffre di questo disturbo, i cui sintomi sono russamento intermittente e, in alcuni casi più acuti, improvvisi risvegli causati dal tipico senso di soffocamento. Un sintomo ricorrente può essere la necessità di mingere durante la notte: il cuore, a causa delle apnee, produce un ormone diuretico responsabile della necessità di urinare di notte, spesso attribuita a problemi di prostata. Un altro sintomo è il mal di testa al risveglio, che solitamente svanisce entro un’ora, e la bocca asciutta.

I soggetti più colpiti

Secondo uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, si stima che gli individui più colpiti siano gli adulti, di cui il 2% delle donne e il 4% degli uomini tra 30 e 60 anni, anche se poi le donne, con l’inizio della menopausa, tendono ad essere più predisposte. Il manifestarsi delle apnee in presenza di diabete è pari all'86% e la malattia va sempre controllata nei casi di ipertensione arteriosa. L'Osas è una malattia respiratoria intimamente associata al sonno, la cui gravità è aumentata da un altissimo rischio di morte per cause cardiovascolari (ictus e infarto del miocardio) nella fascia di età maggiormente produttiva.

I dati sulle conseguenze

Secondo un recente studio, i colpi di sonno alla guida causati da questo disturbo sono responsabili del 7 per cento dei circa 175.000 incidenti stradali registrati ogni anno in Italia e causano, ogni anno, 250 morti ed oltre 12.000 feriti con enormi costi diretti ed indiretti per il sistema sanitario nazionale e per la comunità. Le apnee notturne portano, inoltre, ad un aumentato rischio di infarto, ipertensione arteriosa, ictus, così come ad aumentato rischio di diabete ed è quindi estremamente importante, una volta eseguita la diagnosi, il controllo clinico del paziente da parte di un’équipe medica multispecialistica.

Se hai dubbi o curiosità su questo argomento, contattaci, il team della Farmacia Mascia è a tua completa disposizione.