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Giornata mondiale contro la meningite
Il 24 aprile si celebra la Giornata Mondiale contro la Meningite, volta ad aumentare la visibilità dell’impatto della meningite sulla popolazione, rendendo disponibili diverse informazioni che possono aiutare a ridurne l’incidenza. I bambini al di sotto dei 5 anni e gli anziani sono i soggetti più esposti alla contrazione di questo disturbo.
Quest’anno, più nel dettaglio, ci si focalizzerà sulla conoscenza delle 4 forme diverse di meningite: batterica, virale, fungina e parassitaria.
Volendo dare anche noi il giusto contributo alla causa, parliamo insieme di meningite.
Che cos’è la meningite?
Si tratta di un'infiammazione acuta delle meningi, le membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale. In gran parte dei casi è di origine infettiva, ma è possibile che si palesi anche in forme non infettive (es. da farmaci, da neoplasia).
Come ci si contagia?
Il disturbo viene trasmesso da individuo a individuo tramite lo scambio di secrezioni respiratorie (colpi di tosse, baci, o scambio di oggetti, come le posate). Il meningococco che scatena il disturbo non riesce a sopravvivere più di pochi minuti al di fuori del corpo umano, quindi il disturbo non si diffonde velocemente come un semplice raffreddore o l'influenza.
Quali sono i tempi di incubazione?
Il tempo che passa dal contagio alla manifestazione della malattia dipende sicuramente dall'agente che ha causato il disturbo. In genere, si parla di tempi che vanno dai 3 ai 6 giorni, anche se per la forma batterica potrebbero andare dai 2 ai 10 giorni. Il disturbo è contagioso esclusivamente lungo il corso della fase acuta e nei giorni subito precedenti al suo esordio.
Quali sono i sintomi?
La meningite virale si manifesta, solitamente, con sintomi molto simili ad altre infezioni virali, quali febbre, cefalea e dolori muscolari. Subito dopo, si manifestano cefalea e rigidità nucale, che impedisce quasi del tutto l’abbassamento del mento verso il torace.
Come trattarla
Ciò che conta molto nel trattamento della meningite è la rapidità di intervento: prima si individua il disturbo e si comincia a curarla, più semplice sarà sconfiggerla.
La meningite batterica va curata con antibiotici, ancor meglio se si riesce a identificare il ceppo responsabile dell'infezione. Le meningiti virali sono meno gravi e vanno via anche da sole in una settimana circa, basta supportare l’organismo a combatterle, seguendo uno stile di vita sano e riposando.
Comprendere quale sia l’agente che causa il disturbo è fondamentale, sia per scegliere l’eventuale terapia antibiotica, sia per definire la necessità della profilassi dei contatti, volta a ridurre il contagio.
Se vuoi approfondire l’argomento o hai qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.